martedì 7 agosto 2007

Angeletti, pure tu!!!!

Titolo retorico, perchè sapevo che prima o poi avrebbe seguito il buon Bonanni. L'occasione Angeletti l'ha avuta domenica 5 agosto, dove ha rilasciato un'intervista alla Giornalista Olivia Posani di QN (Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno).

Intervista dal titolo significativo:
Angeletti contro la sinistra: "Guai a toccare l'intesa"
L'intesa è l'ormai famoso protocollo sul welfare.
Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, si è unito al coro del "guai a toccare il protocollo", insieme a lui una buona compagnia: Bonanni, Montezemolo... Ma Montezemolo non è il presidente degli industriali? Strano che Confindustria, Cisl e Uil siano così d'accordo, o forse tanto strano non è.

Tornando all'intervista, Angeletti sottolinea come la sinistra radicale (o massimalista) dovrebbe pensare a far aumentare i salari e diminuire le tasse invece di "cincischiare con norme che sono migliori di quelle del resto dell'Europa". Come dire, precari? Machissenefotte!

Ad una domanda su una manifestazione unitaria a favore di immigrati e contro la precarietà si dichiara a favore, manifestazione decisa tanto tempo fa (secondo lui). Certo non è chiaro se la manifestazione è quella del 20 ottobre proclamata da "Liberazione" e "Il Manifesto", oppure una non ben chiara manifestazione che ha da venire.

Commento finale: deluso, deluso, deluso. Chi dovrebbe arrabbiarsi e fare il diavolo a 4 per far modificare la legge 30/2003, come i sindacati, si schierano dalla stessa parte di un governo cieco alle vere esigenze dei precari, e di una Confindustria schiavista e schiavizzante... sarà dura per noi, senza rappresentanza, armata Brancaleone.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

beh cosa dire"quasi compagno di banco"sei sempre rabbioso e combattivo come al solito.sono molto intessanti le proposte che fai...il mettersi tutti in gioco,il diventare tutti"precari",il fatto di provare tutti come ci si sente ad essere in nomination ogni venerdì,..come sai io sono dalla tua,ci stò !ma sei davvero sicuro che anche quelli che consideri amici(hai capito bene di chi parlo) sarebbero disposti a sacrificarsi in noe dell'amicizia e della solidarietà?Mimmuzz non sei un pò troppo cresciuto per credere ancora alle favole.? comunque che altro posso dire,premetto che sono un pò impedita a scrivere ma sicuramente coglierai il senso.,purtroppo inteinali o no viviamo in un mondo di volta faccia dove anche il tuo migliore"amico" è pronto a voltarti le spalle pur di avanzare al posto tuo....fidati esperienze passate(giudecca).ora sicuramente avrai capito anche chi sono.ti saluto ,ti auguro una buona notte e ci vediamo domani puntuali alle sei ai blocchi di partenza per collaborare con "gli schiavisti" che come al solito non si ricordano nemmeno i nostri nomi.baci baci e LOTTA DURA SENZA PAURA

Anonimo ha detto...

Non siamo iscritti ai sindacati formando un gruppo, i sindacati lavorano solo per gli iscritti, e lavorano anche male, visto che negli ultimi 15 anni i lavoratori si sono trovati a lavorare di più per meno soldi in relazione al costo della vita. Secondo me le cose dobbiamo risolverle noi, è stata pubblicata qui
http://www.diversamenteoccupati.it/2007/08/01/linfallibile-arma-chiamata-distrazione/#comments

una lista di siti relativi alla categoria dei precari sul web, in più ci sono quelli del sito di Grillo.
Le alleanze vanno strette ma con quelli che possono essere interessati al problema , non è possibile che se siamo in 3 milioni e passa non si riesca ad ottenere visibilità. Ci sono anche le università, deve interessare l'argomento, visto che la precarietà e lo stage sono un passaggio obbligato.

La legge 30 per un po' non verrà sfiorata, come abbiamo capito, perchè anche se ci lamentiamo qui, la classe politica non si accorge di quelli che stanno male, ci stanno ignorando completamente, nemmeno si preoccupano della maggiore mortalità sul lavoro degli operai precari.

PS: Ci sono tanti che anche se un giorno diventassero a tempo indeterminato non interromperebbero questa campagna, il problema è che il precariato è un sintomo, è l'inizio dello sfruttamento di tutti, perchè prima o poi il precariato verrà preso come riferimento e si abbatteranno i diritti lavorativi collettivi. Vi ricordate i licenziamenti alla danese di Prodi e l'introduzione della flessibilità per quelli a tempo indeterminato ?
E in questo caso i sindacati cosa faranno ? Per me niente.

Anonimo ha detto...

Potrei dire tranquillamente "kakki vostri", visto che secondo lo stereotipo comune il sottoscritto è un "contratto a tempo indeterminato" e quindi in una logica miope e pirla potrebbe "fottersene" del problema (tanto non è mica il mio, io nn sono precario, quindi....)
Vorrei però farvi una domanda che molto spesso rivolgo in giro...ricavandone sguardi vaqui e risposte mute, tipico dei lobotomizzati da manganello catodico: io rappresento il vostro futuro oppure VOI rappresentate il mio?
Ergo: VOI siete destinati a diventare in futuro dei lavoratori "stabili" (come me), oppure IO (vale a dire noi "fissi")sono/siamo destinato/i a diventare PRECARIO/I?
Questo dilemma mi affascina, inutile dire che realisticamente penso che è più credibile la seconda ipotesi che la prima....per questo credo che la battaglia sia comune, nelle mie esperienze lavorative ho imparato che x L'IMPRESA non esistono più categorie di lavoratori, esistono piuttosto dei costi e dei ricavi e spesso le soluzione migliori passano attraverso i bilanci e i costi orari della produttività e della redditività....quindi....
Quanto al sig. Angeletti, lo considero nè più ne meno UN MEGAFONO dei poteri “forti”, al pari dell'esimio suo collega Bonanni e sono convinto che il loro ruolo si rafforzi grazie solo al nostro SILENZIO, per questo sarò alla manifestazione del 20 Ottobre (alla quale invito tutti a partecipare), per dire a queste persone CHE NON SONO RAPPRESENTATO DA LORO e che è il PARLAMENTO l'organo istituzionale (che ci piaccia o no) che ha il compito di legiferare, non loro (trovo fuori luogo i veti e toni degli articoli pubblicati dalla stampa compiacente) e che sono i cittadini di questo Paese che devono giudicare queste istituzioni attraverso il VOTO, non gli iscritti o meno a questo o quel sindacato.
Questo fa parte della Carta Costituzionale e della Democrazia (oppure il duo Angeletti/Bonanni intendono fare un'ulteriore "Patto per l'Italia per modificare pure quella?)