giovedì 13 marzo 2008

Viva Silvio

Grazie a Dio c'è Silvio!!!

Io, come tutti avrete notato, latito molto su questo blog, un po' perchè sono veramente molto occupato con il lavoro (precario), un po' perchè deluso da quanto si è smosso fin'ora per quel che riguarda noi.

Deluso da un signor Walter Veltroni, Romano Prodi, in genere dal ex-Governo di centro-sinistra che ci ha promesso mari e monti per poi....

Oggi, tornato a casa, stavo apprestandomi ad accedere alla mail, quando un richiamo mi ha colpito:
Berlusconi: "Contro la precarietà?Sposare mio figlio o un milionario"
Pazientemente sono andato a leggermelo ed EUREKA!!!!

Ma allora ho trovato chi votare!!! Ed io che ero ancora indeciso. Grande Silvio, in un colpo solo hai risolto due problemi: la precarietà e la diminuzione dei matrimoni. Adesso seguirò il suo consiglio: mi farò sposare da una ricca, o perchè no anche da un ricco. Almeno ho risolto il mio problema!

Meno male che c'è Silvio... altro che stipendio minimo, assunzione obbligatoria dopo un certo periodo: qui si tratta di una soluzione epocale!!!

Se non sbaglio Berlusconi ha 5 figli: 3 femmine e due maschi.... Quindi ragazzi facciamo avanti in fretta perchè mica siamo nei paesi islamici che i ricchi possono avere tante mogli (e mariti??).

Silvio, complimenti, appena ti candiderai a "La Sai l'Ultima" il mio voto ce l'hai!!

domenica 13 gennaio 2008

Il lavoro non è una merce

Innanzitutto BUON ANNO!!!

Ogni tanto mi ri-sveglio dal torpore in cui sono caduto in questi ultimi mesi, in cui passo dal "latitante", al "menefreghista", e moti di orgoglio precario mi portano a pensare a questo tanto dimenticato blog.

Ma bando alle scuse, ecco il post di oggi. Post che voglio dedicare ad un libro, che non ho ancora letto ma che dalla recensione mi ha incuriosito e probabilmente leggerò presto.

Il libro in questione è "IL LAVORO NON E' UNA MERCE" del sociologo Luciano Gallino. Una sua biografia si può trovare in questo link, oppure in questo. Mentre una recensione del libro si trova nel sito Unilibro.it.

Il sottotitolo del libro è "Contro la flessibilità", virtù tanta richiestaci da Ue, Ocse, Fondo monetario internazionale (Fmi), politici, economisti e, naturalmente, imprenditori. Strano però, che a chiedere a gran voce flessibilità siano chi è veramente poco flessibile...

Gallino per far valere la sua tesi, riprende la Dichiarazione di Filadelfia (1944) dell'Organizzazione internazionale del lavoro. Secondo Gallino le persone coinvolte in lavori "flessibili" a vario titolo sono addirittura tra i 10 e gli 11 milioni. Flessibilità per la stragrande maggioranza imposta, subita, e non per scelta.

Personalmente ho letto la recensione al libro su un articolo di Lelio Demichelis ("La flessibilità è una virtù: ma non per tutti", "La Stampa" 12-01-2008), in cui il giornalista evidenzia i passi salienti del libro di Gallino.

Gallino dice che la flessibilità mette (e sempre di più vuol far mettere) in competizione 500 milioni di lavoratori Occidentali (che a poco a poco devono perdere i loro diritti), con 1,5 miliardi di nuovi lavoratori (Cina e India in primis), in cui i diritti e salari sono minimi. Porta a conoscenza di una statistica "inquietante" quanto risaputa, cioè che il 55% delle merci esportate in Occidente dalla Cina, sono prodotte per conto di imprese O C C I D E N T A L I!!!

La soluzione secondo Gallino? Eliminare le cause della "flessibilità", con una "politica del lavoro globale". A chi lo accusa di "rimpiangere il passato", Demichelis (e io mi associo), fa notare che è niente di più sbagliato, a meno di voler considerare i diritti politici, civilli e sociali come una cosa inutile del passato.

Un ultimo sassolino che voglio togliermi... Prego i gentili impreditori (o rappresentanti) di smetterla di dire che sono le imprese il motore dell'Italia: siate più precisi per lo meno, il motore dell'Italia sono i lavoratori sfruttati.

Alla prossima!

domenica 16 dicembre 2007

Assassini!

Il titolo di questo post non è rivolto solamente alla ThyssenKrupp, ma a tutti quelli che vedono la sicurezza come un "optional".

Oggi, purtroppo, anche il quinto operaio, Rocco Marzo, è deceduto dopo una decina di giorni di agonia.

Migliaia le morti "bianche" quest'anno. Se si conta che nelle moderne guerre le vittime sono inferiori, c'è da chiedersi il perchè si "perde" una guerra ogni anno!

I motivi sono tanti, è facile per me dire che una di questi sono le leggi che permettono il precariato: spiegatemi come si può coniugare sicurezza sul lavoro e precariato. Io, commentando una boutade del deputato Francesco Caruso (PRC), lo avevo scritto in un mio post su questo blog: Quando la verità fa male.

Io ad esempio non conosco le possibili "insidie" che può nascondere un normale lavoro da tecnico su cellulari: usiamo delle bombolette spray di deflussante, senza che nessuno ci abbia spiegato le possibili ripercussioni. Senza parlare delle onde provocate dagli strumenti di test di radio-frequenza.

Assassini sono i politici che stanno a guardare, o meglio, vanno a tutti i salotti televisivi parlando di sicurezza: VERGOGNATEVI, siete dei PAGLIACCI!

Quante migliaia di morti dovranno ancora esserci prima di intervenire? Quando si capirà che ricerca estrema del profitto e sicurezza sono antitetici? Quando si capirà che Montezemolo e Confindustria non sono gli "eroi" nazionali, ma piuttosto degli arroganti arricchiti?

Sono sicuro che scriverò, purtroppo, altri post a commento dell'ennesima morte bianca, ma non dobbiamo intristirci, ma INCAZZARCI!!

giovedì 13 dicembre 2007

TIRtassati

Sarà poco popolare in questo momento di grandi polemiche post-sciopero autotrasportatori, ma io mi sento di dare la mia solidarietà a loro...e anche un plauso.

La solidarietà soprattutto ai dipendenti delle imprese di autotrasporto, che da sempre sono soggetti a turni di lavoro massacranti.

Il plauso per essere riusciti a rimanere uniti, pur nell'impopolarità della loro protesta. Ma dove sono finiti i tempi in cui si era solidali con i lavoratori che portavano avanti piattaforme di miglioramento delle condizioni di lavoro? Forse le "nostre" (come singola categoria) battaglie sono sempre più importanti e più giuste delle altre?

Forse le rivendicazioni non sono state chiarissime. Probabilmente non sono stati bravi comunicatori, e alla fine sono passati dalla parte del torto...ma sicuramente sono stati efficaci, visto cosa sono riusciti a portare a casa nella trattativa con il Governo.

E come al solito ecco pronti gli speculatori: si parla già di rincari di frutta e verdura del 30%. Speculatori doppi. Essendo figlio di contadini, e vivendo in una realtà contadina, ben conosco i prezzi della merce pagata alla produzione. Qualcuno dovrebbe spiegarmi/ci chi fà lievitare il prezzo del 3-400%, e che non mi si venga a dire che ci devono campare, hanno le tasse da pagare (anche i contadini, ndr), la merce è deperibile. E altri speculatori sono i petrolieri, che fino a quando il parco macchine (autovetture e camion in genere) alimentati a diesel erano pochi, tenevano il prezzo del gasolio molto al di sotto della benzina...ora che invece il rapporto tra motori diesel e benzina sembra sia ribaltato, anche il prezzo sta sempre più avvicinandosi.

A parte tutte queste sterili polemiche, parlando come PRECARIO, invito tutti i miei "colleghi" a guardare alla forma di protesta degli autotrasportatori, come stimolo per un primo importantissimo passo: conoscerci, creare e sentirci se non una "classe sociale", per lo meno un gruppo eterogeneo di persone colpite dallo stesso male: la PRECARIETA'.

mercoledì 12 dicembre 2007

Il ritorno!

Era ora!!!!!!!!
Finalmente eccomi di ritorno, con le dovute proporzioni anche io sto ritornando alla mia casa (virtuale) che con tanto entusiasmo avevo costruito.
Una casa con le finestre aperte verso un mondo sempre più disperato, in cerca, come me, della strada non del successo, ma della dignità. Dignità che ogni giorno ci viene tolta in un mondo lavorativo che non ha più rispetto per il lavoro, ma solo per il capitale e la finanza. Dove sta la novità?

La novità sta che ormai è sempre più dichiarato, sfacciatamente, senza vergogna, da parte di pseudo-imprenditori che, ahimè, non sono una minoranza, ma bensì la MAGGIORANZA.

Io sono "scappato" da questa casa dalla "disperazione", dal vedere che tutt'intorno a me le cose (per carità, parlo sempre di lavoro) precipitavano. Sono passato dalla speranza, alla disillusione. Non so dirvi quante volte sono stato tentato di entrare nel BLOG e scrivere tutto il mio sdegno per quello che succedeva più o meno intorno a me...ma poi una forza oscura ogni volta me lo impediva...il "tantononcambianiente".

Ebbene, ora mi sono proprio ROTTO, e senza trionfalismi e promessone, rientro in casa, faccio pulizia dalle ragnatele, rimetto a posto gli utensili nel frattempo caduti e riparto...riparto ad accudire la mia casetta e l'orticello, tenendo sempre ben aperte le finestre su questo mondo, che è anche il mio mondo, il nostro mondo...il mondo che merita di essere popolato da esseri di pari dignità e possibilità.

Gli argomenti sono molti, prima di riniziare (e le idee vi assicuro non mancano, il tempo a disposizione sta per arrivare: gli interinali a Natale li lasciamo a casa, pardon in "ferie"), volevo ringraziare chi ha continuato ad affacciarsi al cancelletto della mia casa, per vedere se ero in casa e si è chiesto: "Ma sto SOMMINISTRATO, dov'è andato?".

Il SOMMINISTRATO è di ritorno...a prestissimo!

martedì 2 ottobre 2007

Ottobre Rosso!!!

Ottobre rosso o autunno caldo: questo mese si prospetta con alcune importanti scadenze, o almeno io reputo tali. Le seguirò con particolare zelo perchè penso mi riguardi, ci riguardi a tutti noi PRECARI.

Si inizia l'8-9-10 ottobre con il voto dei lavoratori sul protocollo del 23 luglio.

Poi il 12 il Governo varerà qualche decreto riferito al protocollo.

E per finire sabato 20 ottobre si terrà la manifestazione a Roma contro il famoso protocollo del 23 luglio.

Già nei prossimi giorni, un po' in tutte le fabbriche e luoghi di lavoro si terranno le assemblee in cui i delegati delle organizzazioni sindacali spiegheranno perchè votare sì o perchè votare no. In realtà sul no ci saranno pochi che spenderanno parole. La mia indicazione di voto per noi precari è un chiaro e netto NO! E nei prossimi giorni lo motiverò meglio. Invito comunque tutti a partecipare soprattutto al voto dell'8-9 e 10. E' importante far sentire la nostra voce, qualunque sia la decisione di voto, anche se io insisto e consiglio nel votare NO principalmente perchè il Governo ha eluso l'argomento precarietà, riducendo a piccoli interventi. Ma come detto da domani motiverò meglio questo NO!

Non ho inserito il 14 ottobre, giorno delle primarie per il Partito Democratico, in quanto sinceramente il risultato mi sembra scontato e non mi appassiona più di tanto, comunque ne parlerò un pochino prossimamente.

martedì 18 settembre 2007

Morti Bianche!

Oggi era una giornata lavorativa veramente stressante e avevo deciso di non postare niente. Poi guardando il TG1 delle 20 ho ascoltato la notizia della morte di questa giovane ragazza (21 anni), precaria, morta schiacciata da una pressa.

Pressa urtata involontariamente da un carrellista, anch'egli precario. Un plauso al TG1 che ha mostrato questa notizia come una delle prime: ho dovuto faticare a cercare un articolo sui 3 principali quotidiani on-line.

La storia è sempre uguale, la sicurezza è carente e la media di infortuni (e purtroppo morti) è davvero altissima.

Quest'estate Caruso aveva accusato la legge 30/2003 che tende a precarizzare anche la sicurezza sul lavoro. Con toni forse troppo accesi aveva visto giusto. Da allora poco è cambiato e le vittime continuano a sommarsi.

Tra l'altro oggi la giovane trevigiana non è stata la sola: anche un muratore purtroppo è morto sul lavoro!

Meditiamo!

domenica 16 settembre 2007

Democrazia diretta in arrivo!

Questa mattina postavo un commento sul V-Day e sugli scarni, prima, commenti politici e dei mass media. Poi, diciamo qualche giorno dopo l'evento, è stato pressochè impossibile rimanere muti su quello che sta succedendo.

Ed ecco che si sono fatti speciali in televisione, quello di Primo Piano, su Rai 3, speciale chiamato "Il Detonatore". Era l'11 settembre.

Ed è annunciato su Rai 2, nella trasmissione di Michele Santoro, Anno Zero, che si parlerà del V-Day e di quello che gli gira intorno.

Anche sui giornali, al movimento che si è mostrato (perchè è nato molto tempo fà su internet) al V-Day e del quale Beppe Grillo è un po' l'alfiere, si sta dando sempre più spazio.

Ieri alla festa dell'Unità di Milano, Grillo è intervenuto a modo suo con tanti saluti a Fassino, D'Alema e vertici dei Ds.

E per concludere la giornata ecco che Grillo sul suo Blog esce con "I Comuni ai cittadini": un chiaro invito ad entrare direttamente nell'amministrazione dei Comuni. Insomma un invito a "Riprenderci la Politica". Sì, perchè nonostante siamo stati (mi ci metto anch'io) etichettati come "Anti-Politica", in realtà noi siamo solo "Anti-Politici". Noi della Politica ne abbiamo il più alto rispetto, e proprio per questo che dovremo accettare l'invito di Grillo e rimpossessarci di quello che la "Casta" dei politici di professione si è presa. E quale modo migliore di iniziare dal basso, dai Comuni!!

E un normale post diventa notizia principale in molti telegiornali, televideo e pure giornali:

Questi sono solo i principali giornali italiani nella versione on-line, ma c'è da giurare che anche la versione cartacea rispecchierà il clamore suscitato.

Sono felice che qualcosa si sta muovendo e questa voglia di Politica (altro che qualunquismo) potrà solo fare bene alla nostra causa del Lavoro Precario!!

Che confusione!

Ho lasciato di scrivere per un po' di tempo, principalmente per problemi personali, ma anche per cercare di capire qualcosa.

E' passata poco più di una settimana da una grande prova di democrazia diretta. Mi riferisco naturalmente al V-Day dell'8 settembre.

Confesso che a mezzanotte del 8 settembre, ritornato a casa, stanchissimo ma contento, la mia prima intenzione è stata precipitarmi sul mio blog e scrivere delle emozioni, delle speranze. Mi sentivo un po' come quegli adolescenti che hanno dato il loro primo bacio e non vedono l'ora di raccontarlo a qualcuno.

Poi la parte razionale mi ha "suggerito" di aspettare il giorno dopo, per cercare di capire cos'era avvenuto, avere una visione più completa e non limitativa di quel che era successo a Torino.

Sono andato a dormire felice per quello che ho fatto, per quello che ho visto: una manifestazione pacifica e stranamente ordinata (dico stranamente conoscendo noi italiani) e non quell'inutile carica di violenza che il signor D'Alema ha visto.

Il giorno successivo, e a dire il vero anche tutti gli altri, ho cercato di capire qualcosa dai mass media nazionali in primis (Televisioni, Radio e Giornali). Ma a parte il silenzio o il dissenso non ho trovato altro. Dentro di me già sospettavo questo "ignorarci": non eravamo i professionisti delle piazze (vero sindacati e partiti politici di sinistra?) e oltretutto nemmeno tanto "politically correct" (vero telegiornali, radiogiornali e giornali?).

Ritornando al paragone dell'adolescente e il bacio. E' come se dopo aver raccontato il mio primo bacio, mi avessero detto che avessi fatto una cosa sbagliatissima, immorale. Qualcuno mi ha fatto sentire "sporco", mi ha detto che dovrei vergognarmi, ma caro signor Casini, se non si vergogna lei per tutto quel che ha fatto nella sua vita politica perchè lo dovrei farlo io?

Infangato l'onore di Biagi? Le fa male se le ricordo che prima di essere ucciso aveva scritto una lettera anche a lei perchè aveva questo timore? Le fa male sapere che un ministro del Governo (Scajola) cui lei appoggiava, tolse la scorta a Marco Biagi? Le ricordo che lo stesso ministro su citato ha detto:

"Era un rompicoglioni che voleva il rinnovo del contratto di consulenza".
Ma su smettiamola prima di tutto ti tirare in ballo ogni volta una persona morta, tiriamo in ballo una legge che a posteriori è stata etichettata addosso a chi forse non l'avrebbe voluta. Una legge bruttina (fatta e approvata anche da lei signor Casini), una legge che non viene applicata bene (forse). Io e un'amica intanto continuiamo a cercarce di capirci qualcosa della Legge 30/2003, io continuerò a chiamarla così senza scomodare nessuno. L'articolo 3 è stato analizzato molto bene da Anna, vogliate fare una visitina al suo blog e leggervi il buon lavoro da lei fatto.

Ritornando al V-Day, the day after. Dopo i primi scarni commenti ho capito una cosa: la setta dei politici e dei loro amichetti un po' ha paura e allora giù a buttar discredito su Grillo, il quale ha il merito di aver incanalato un malumore diffuso nel paese, mica di averlo creato o fomentato.

In fila con me a Torino c'erano "pericolose" vecchiette armate di occhiali, bambini "xenofobi" che accompagnavano adulti con il coltello fra i denti pronti a fare giustizia sommaria. E il bello che qualcuno leggendo potrebbe anche dire che la realtà era questa. Su signori, un po' di serietà. A Torino, come a Bologna, come a Palermo, Roma, Milano e un centinaio di città c'erano una rappresentanza eterogenea della società italiana: lavoratori, imprenditori, liberi professionisti, giovani e anziani, donne e uomini, persone di sinistra, di centro e di destra.

Tutti quanti chiedevano 3 semplici punti, che non hanno nessuna "bandiera politica" se non quella del buon senso: 1) No Parlamento per le persone condannate in via definitiva. 2) No a più di 2 legislature. 3) No ai partiti che scelgono unilateralmente i rappresentanti che si siederanno in Parlamento.

Se il punto uno, neanche il più conservatore politico ha potuto contestarlo, per il punto due in particolare, si sono citati Pertini, De Gasperi quali esempio di personalità politiche che non sarebbero potuto essere quel che sono state se si fossero fermate a due legislature. Che peccato che sono riusciti a citare solo 2 persone nelle parecchie centinaia abituè del Parlamento. Miei cari, ma l'unico modo di far politica è in Parlamento? In dieci anni non si riesce a fare qualcosa di buono? Infine il punto 3. Io sogno un Paese slegato dai partiti, dalle ideologie di due secoli fa, delle pedine in mano alla segreteria di Partito. Credete veramente che il destino del Paese viene deciso in Parlamento? Io sogno un Parlamento con persone pensanti e non automi partitici. Parlamentari che si sentano legati a chi li ha votati non al partito di appartenenza. Parlamentari vicino alla gente.

domenica 2 settembre 2007

Tutti contro di noi

In un mio post riponevo speranze per l'avvento di Walter Veltroni.

Il candidato leader del Partito Democratito dichiarava:"[...] la lotta alla precarietà è la grande frontiera che il Partito democratico ha davanti a sé [...]".

Da quanto dichiara alla festa dell'Udeur a Telese, sembra aver cambiato idea e "impone" ai ministri a non scendere in piazza il 20 ottobre alla manifestazione contro l'accordo del welfare.

Sinceramente non capisco perchè non potrebbero, comunque a quanto pare i ministri della sinistra radicale sembrano aver obbedito, tutti, pare, tranne il ministro Ferrero.

In un'intervista al Corriere della Sera, anche Mussi dichiara:

"Chiederò ai promotori di rinunciare al corteo del 20 ottobre contro la precarietà. Un' azione politica contro il governo sarebbe catastrofica".

Insomma ci stanno lasciando soli. Se pensano che il "Protocollo su Previdenza, Lavoro e Competitività" sia sufficiente a riequilibrare una Legge 30/2003, allora significa proprio che la politica dell'Unione si è venduta al volere di Confindustria.

Nei miei ultimi post sto continuando ad insistere sulla necessità di organizzarci direttamente noi lavoratori precari, perchè Sindacati e la maggior parte dell'Unione hanno dimostrato con i fatti che non siamo una loro priorità.

A questo punto la manifestazione del 20 ottobre non è più sufficiente!!!