martedì 17 luglio 2007
Bonanni... Bonanni... Bonanni!!
"Legge Biagi? Sbagliato rovinare un buon lavoro: non siamo disponibili ad alcuna modifica".
Per quanto possa sembrare incredibile questa non è una dichiarazione di Berlusconi e nemmeno di qualche alleato del centro-destra.
Per quanto possa sembrare incredibile questa è una dichiarazione rilasciata in un'intervista al " il Giornale" (8 luglio 2007) da Raffaele Bonanni, segretario nazionale CISL.
Ad una specifica domanda di Gian Battista Buozzo (giornalista de "Il Giornale"):
- Segretario, e se dopo le pensioni si aprisse un altro tormentone, la legge Biagi?
La risposta è stata:
- "La CISL non vuole che si rovini un buon lavoro. Per essere ancora più chiari: la CISL non è disponibile ad alcuna modifica della legge Biagi".
Questo stralcio è parte dell'intervista rilasciata a "il Giornale" in cui si parlava principalmente dello scalone (pensioni). Che dire. Certo fa tristezza vedere che da un uomo di sinistra, quale Bonanni dovrebbe essere, ci sia una così netta chiusura su di una legge che a detta di molti per lo meno necessità di migliorie.
La mia posizione è chiara: è sbagliato arroccarsi a difesa di una legge che ha creato tanta "sottocupazione". Tutto è migliorabile e la legge 30/2003 è sicuramente in questa categoria.
Spero che questa sia solo una dichiarazione estiva, rilasciata forse con troppa leggerezza e anche la CISL si impegni a modificare una legge che tanta discriminazione sta creando nella nostra società.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
4 commenti:
Una posizione coraggiosa, questa di Bonanni...chi ancora pensa che la legge Biagi sia "responsabile" del precariato si informi un po'. Mi dispiace vedere che si va avanti solo per luoghi comuni. La legge Biagi "regola" una flessibilità che in Italia si è sempre chiamata "lavoro nero". Chi legge il mio blog può scoprire anche una posizione un po' più articolata
www.angelapadrone.blogspot.com
Sbagliato carissima AngelaPadrone, la posizione di Bonanni è tipica del Leccaculo del Medioevo Post-industriale, di cui Lei fa parte (ho visitato il Suo sito).
Mi creda cara AngelaPadrona, la moderna visione che ci propongono le persone come Lei e Bonanni, può essere tranquillamente datata agli inizi dell'ottocento (La Rivoluzione Industriale).
Mi togli una curiosità? Di che vive lei?
Caro anonimo, la visione di ognuno è degna di rispetto, purchè portata avanti con garbo e intelligenza. Non dobbiamo inasprire i toni, ma piuttosto capire le posizione altrui...La posizione di Angela è legittima, come avrai capito non la condivido, anzi sono convinto che BLINDARE la Legge 30 fà solo tanto male ai lavoratori e ai veri imprenditori, ma non considero Angela Padrone una "lecca culo", ma semplicemente una persona con un pensiero diverso dal mio.
Abbassiamo i toni invece, portiamoli nel campo del dibattito, non dello scontro.
Inasprire i toni?
Mi sembra piuttosto che si siano inasprite le condizioni di vita e di lavoro di un'intero Paese....
Poso fare qualche esempio ?
L'Italia, ha il triste primato delle Morti Bianche ... (sul tema nessuno dei demagogici liberisti di cui è vittima questo Paese si degna di urlare più di tanto), secondo voi, un precariointerinalesomministratoatermineintermittente ecc. ecc. se messo a lavorare in una situazione di rischio, cosa farà? Quale sarà la sua scelta? Contestare la condizione di rischio, con il rischio di perdere il lavoro oppure rischiare la pelle?
Altro esempio....proprio in tema di Olivetti, lo smembramento di questa grande Azienda è avvenuto in gran parte tramite le formule di "Cessione di Ramo d'Azienda" (spesso e volentieri delle vere e proprie truffe, come dimostrano sentenze recenti), strada intrapresa in vasta scala anche da Telecom e altri....bene, ma vi sembra proprio il caso di agevolare questi percorsi con le "Cessioni di Autonomia Funzionale" normativa prevista nella L. 30?
Fa proprio parte delle dinamiche di una Società moderna e civile scaricare il "rischio d'Impresa" sui dipendenti?
Fa parte del Libero Mercato? Oppure del Libero Mercato "Provvisorio" ?(riflettete su questo termine)
Questi solo alcuni dei motivi per cui mi sento autorizzato a usare certi toni....che ritengo ancora molto moderati, vista la strafottenza e i toni "aspri" di certi politici che hanno il coraggio di definire "privilegiate" le figure legate al lavoro dipendente.....viene il dubbio di quale visione hanno del Paese in cui vivono.....
Posta un commento