venerdì 13 luglio 2007

Nomination 2

Venerdì. Nuovo giro, nuovi interinali non confermati. Io, ancora una volta indenne, ma come 2 venerdì fa, un'altro amico/collega non ce l'ha fatta. Mi spiace moltissimo anche perchè sempre più mi rendo conto di 2 cose:

1) Esistono lavoratori di serie A e quelli delle serie inferiori;

2) La legge 30/2003 non verrà abolita e non vi saranno troppi cambiamenti. Se non ne ha la volontà questo traballante Governo non credo proprio che lo farà il prossimo Governo Berlusconi.

Butto lì una provocazione: e se diventassimo tutti interinali?

Per lo meno il primo punto sarebbe risolto, tutti saremo lavoratori delle serie inferiori e come in molti campi della vita chi è più bravo resta, almeno fino quando i poteri supremi lo decidono. Mi spiego meglio. Così com'è ora vi sono lavoratori supertutelati e lavoratori non. Mi rendo perfettamente conto che significherebbe perdita di diritti per cui i nostri padri e nonni hanno lottato. Ma siamo sinceri, guardiamoci in faccia. Quelli come me, e siamo ormai parecchi milioni, stanno solo subendo umiliazioni e di diritti neanche l'ombra.

Non fa piacere essere "lasciato a casa". Non voglio alimentare lotte fra poveri, scontro fra chi un Lavoro con la "L" maiuscola ce l'ha e chi ha un lavoro con la "l" minuscola. Ma così, forse, le forze politiche capiranno che esistiamo....perchè per ora 2-3-4 milioni sono una bazzecola per loro. Tra l'altro siamo un'armata Brancaleone, nessun coordinamento, nessuna forma di sindacalizzazione. Insomma siamo tanti piccoli nessuno che dobbiamo pensare a tirare avanti nelle nomination, sperando che non tocchi a noi.

E' di un brutto lavorare così...in questo periodo di ferie, quando i colleghi indeterminati (di lavoro) ti chiedono "Quando andrai in ferie?", sono costretto a rispondere con "Spero di non doverci andare".... Sì, perchè le ferie dalle nostre parti significa "Periodo di disoccupazione".

E' brutto sperare che gli indeterminati facciano tante ferie e tanta mutua...così noi si tira a campare.

E' brutto non potersi ammalare perchè se chiedi la mutua poi dall'Agenzia di Lavoro, all'Azienda in cui si lavora, ti guardano male.

E' brutto, ma è così....

Ecco perchè la mia provocazione è: mettiamoci tutti in gioco, chi da anni è costretto a lavorare senza diritti e chi da sempre invece di diritti ne ha anche forse troppi. Giochiamocela, vediamo chi si merita il posto di lavoro!!

Forse è la rabbia, forse è la rassegnazione che mi fa parlare così, ma voglio continuare a parlarne, voglio trovare interlocutori non dogmatici. E' finito il tempo del lavoro (per tutti e comunque) indeterminato....giusto o non giusto è così. Quello che sicuramente non è giusto è che solo una parte (sempre più grande) paghi e venga sacrificata in nome dei privilegi di chi manco se li merita!!!!!

Ciao Marco e auguri...tutta la mia solidarietà è per te!!!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao, voglio porgerti una domanda provocatoria: Credi davvero che se tutti diventassimo lavoratori precari si lotterebbe ad armi pari? Davvero ti illudi che in questo modo verrebbero premiati, l'impegno, la professionalità, la disponibilità dei lavoratori? Ti ricordo che la meritocrazia in Italia è morta da tempo. Se diventassimo tutti precari avrebbe più opportunità solo chi ha le conoscenze giuste, chi riesce ad intortarsi il capo di turno, ecc. Non si potrà mai lottare ad armi pari in una società dove si premia sempre il più furbo, dove vige il concetto del fessonesto.

Anonimo ha detto...

Caro Guido, il problema è che ora come ora noi non lottiamo ad armi pari. A discapito di qualche lavoratore lavativo sicuramente io (e ti assicuro molti interinali attuali) il posto ce l'avremmo. E' vero che ci saranno gli intortatori, ma ti assicuro che una possibilità in più ce l'avremmo. E cmq la mia era solo una proposta provocatoria

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

Ciao a tutti, un commentino lo lascio anche io, anche se magari stupidino: come è fortunato il lavoratore con la tuta da lavoro preso a calci da ben tre padroni, ma sempre con la stessa tuta blu: ha fatto sempre lavori simili nelle sue esperienze professionali, invece per quanto mi riguarda, quando mi hanno preso a calci nel sedere ero vestito una volta con il camice da macellaio, una volta con la tuta blu, una volta con la giacca e la cravatta, una volta casual con la matita sopra l'orecchio tipo il puffo inventore, una volta con il completino grigio- rosso della coop e potrei dilungarmi. Se si cambia vestito un po' troppo spesso si finisce in una condizione di apprendistato perenne con scarsissime possibilità di ricollocazione lavorativa superati i 30 anni.

mymmo74 ha detto...

Caro anonimo, quanto ti do ragione, anche io di "vestiti" ne ho cambiati parecchi e alla fine quando ti chiedono cosa sei, non sai rispondere e un po' ci si vergogna. Una volta potevi dire facilmente operaio, impiegato, ecc
Adesso l'unica cosa che sono capace di dire è "interinale".
Ma chissà, insieme possiamo fare qualcosa...un abbraccio e non mollare