venerdì 29 giugno 2007

Nomination

Ve la ricordate Daria Bignardi nella prima edizione del GF, quando con la sua inconfondibile pronuncia si riferiva al concorrente con un "Sei stato noominato!!". Ebbene, anch'io e i miei altri colleghi interinali, ogni venerdì da gennaio, settimanalmente arriviamo a fine settimana non sapendo se ce ne sarà una prossima. Per me anche questa volta ho superato indenne la nomination e avrò ancora una settimana nella casa...pardon nell'azienda. Siamo ormai alla Tragicommedia, in cui ci stiamo persino abituando a quello che normale non è. Purtroppo anche oggi altri compagni lavoratori sono stati "nominati" e da lunedì non si contenderanno il premio finale di questo Grande Fratello versione lavoro. (eheh sta a vedere che sto dando un'ottima idea per un nuovo format televisivo). Mi spiace per gli amici che ho perso per strada, persone a cui l'agenzia comunica che per un "calo" di lavoro il contratto non può essere prorogato. La cosa che più mi imbufalisce è che la dirigenza di questa azienda (chissà per quanto ancora riuscirò a tenermi a non nominarla) nemmeno si prende la briga di comunicarcelo di persona, nemmeno un piccolo ringraziamento per il grande lavoro effettuato dalla "categoria" lavoratori interinali in questi mesi. Ci stiamo "normalizzando" all'idea che il lavoro dovrà essere così e sarà sempre peggio. Ho dato uno sguardo rapido alla sintesi del Dpef 2008-2011, e con amarezza ancora una volta si parla di pensioni, di economia in miglioramento, di famiglia, ma di lavoro precario solo si sfiora l'argomento, come se fosse un tabù...si parla di ammortizzatori sociali. Ma cosa è un ammortizzatore? Un aggeggio a far in modo che le asperità del terreno non vengano troppo avvertite da chi sta in macchina. Insomma siccome il lavoro (strada) è pieno di avvallamenti, curve, ecc...il governo pensa bene a dotarci di una piccola molla per non farci sentire quanto dure sono le botte che prendiamo. Ma non farebbe prima a cambiare il terreno? Certo che no, scontenterebbe troppo padron Montezemolo, non sia mai! Il mio posto di ieri è stato "Speranze!"...forse quello di oggi sarebbe dovuto essere "Speranze perdute!", ma mi rendo conto che il venerdì mi fa questo effetto..per cui ho cercato di buttarla più sul ridere. Di informazione oggi poca...ma nel week end vedrò di trovare qualche cosa per far capire meglio cosa è questo eterogeneo mondo di noi INTERINALI. Saluto in particolare il mio collega-amico, che purtroppo da lunedì non sarà più mio vicino di lavoro, lui è stato NOMINATO: auguri ENZO!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

“Caro il mio lavoratore interinale o a tempo determinato che dir si voglia, invece di lamentarsi tanto per la sua attuale condizione lavorativa cerchi di vederne i vantaggi:
Lei, ha la possibilità di conoscere e confrontarsi con diverse realtà lavorative, cosa che può arricchirla sia da un punto di vista professionale che personale.
Lei, ha l’opportunità di variare spesso la sua attività lavorativa, mettendola nelle condizioni di capire quella che le è più congeniale.
Lei, grazie a questi continui cambiamenti non si annoierà mai, avrà sempre dei nuovi colleghi, nuove mansioni e un nuovo ambiente di lavoro, cosa che di certo la stimolerà enormemente, pensi invece a chi è condannato a vivere sempre nello stesso ambiente lavorativo, a svolgere sempre le stesse mansioni e ad interagire con gli stessi colleghi di sempre, senza neanche provare il brivido, quella scarica di adrenalina data dalla “nomination” come la definisce lei.
Detto questo forse ora riuscirà a percepire, seppur in minima parte, la fortuna che le è capitata, il suo stato non è una condanna ma un privilegio come vede e poi del resto non stia qui a raccontarmela, la legge parla chiaro, un lavoratore interinale ha gli stessi diritti di un lavoratore a tempo indeterminato:
Nel caso in cui sia malato può usufruire della mutua, io però la invito a curare la sua salute e nel caso dovesse stare male, se il suo malessere non è così grave da costringerla a letto, eviti di mettersi in mutua e se proprio non può farne a meno, faccia in modo che si tratti di mutua breve, sa non vorrei che per una serie di strane coincidenze allo scadere il suo contratto non venisse rinnovato, sono cose che capitano.
Ha diritto alle ferie, ammesso che la durata del contratto sia sufficiente affinché possa maturarne, in alternativa può considerare ferie il periodo che intercorre tra la cessazione di un rapporto di lavoro e l’inizio di uno nuovo.”

Questa, ironizzata e estremizzata, ma non troppo è l’opinione che qualcuno, imprenditori, promoter delle agenzie interinali ma non solo, ha dei lavoratori interinali, la realtà con cui ci si deve confrontare ogni giorno è però ben altra cosa.
Un tempo, non molto lontano, ma che qualcuno ha pensato bene di dimenticare, il lavoro, dal più umile al più prestigioso, dava dignità a chi lo svolgeva in quanto utile per la collettività. Mi chiedo dove possa ritrovare una tale dignità un lavoratore o una lavoratrice interinale che si vede costretta ha cambiare più realtà lavorative durante l’anno, ad imparare in tempo zero attività e mansioni a volte anche complesse. Pregando di non beccarsi mai niente di più serio di una comune influenza, altrimenti i contratti saltano e si diventa dei personaggi scomodi per le agenzie, che non possono garantire all’azienda la continuità della tua presenza fin quando richiesta, e di conseguenza non ti propongono più, dando precedenza ai giovani, a chi sta bene a chi può in qualche modo garantire la propria prestazione senza creare troppi problemi. Per non parlare dei ricatti psicologici mai espressi esplicitamente ma di cui ogni lavoratore e lavoratrice interinale è ben consapevole, se non si raggiungono gli obiettivi di qualità ed efficienza, si viene lasciati a casa, poco importa se alcune aziende man mano che vengono raggiunti alzano gli obiettivi fino a costringerti a ritmi di lavoro esasperati e se qualche interinale prova ad opporsi a tutto questo rivendicando le proprie ragioni, in breve tempo vedrà chiudersi il suo contratto e l’agenzia che l’ha proposto si guarderà bene dal proporgli nuove opportunità lavorative. Tutto questo non si può definire “Mobbing”, perché è tutto legalizzato, tant’è vero che tutte le confederazioni sindacali, tutte, nessuna esclusa, stanno a guardare o meglio fanno finta di non vedere quanto accade sotto i loro occhi, troppo occupati a difendere i diritti dei lavoratori a tempo indeterminato e ad intascare le quote delle tessere d’iscrizione, mentre i politici, guarda caso, si ricordano degli interinali solo nel periodo elettorale, proclamando a gran voce che uno dei loro obiettivi primari, se verranno eletti, sarà quello di modificare la legge 30, ogni riferimento all’attuale Presidente del Consiglio è puramente voluto. Il mio timore a onor del vero è un altro, che al di là di quello che ci vogliono fare credere l’obiettivo comune sia un altro:
fare in modo che la precarietà non sia l’eccezione, ma la regola, facendo scomparire o riducendo al minimo l’occupazione con contratti a tempo indeterminato. Pensate a quali grandi vantaggi potrebbero ricavarne, una forza lavoro costretta ad adeguarsi di volta in volta alle esigenze imprenditoriali, quanti, infatti, si sognerebbero di scioperare per avere salari migliori o migliori condizioni di lavoro, sapendo che il proprio posto di lavoro è precario?
Meditate gente, meditate…

Anonimo ha detto...

Signoro Guido, lei ha ragione: io posso variare spesso la mia attività lavorativa, crescendo professionalmente, trovando ambienti di lavoro stimolanti e meritocratici....oh mi scusi, stavo sognando.

Scherzi a parte, lei ha azzeccato il pensiero comune di chi non si deve confrontare con tale tipo di lavoro o con chi è dall'altra parte, dalla parte del dirigente, dell'agenzia di lavoro.
A presto e grazie per il commento!