Ottobre rosso o autunno caldo: questo mese si prospetta con alcune importanti scadenze, o almeno io reputo tali. Le seguirò con particolare zelo perchè penso mi riguardi, ci riguardi a tutti noi PRECARI.
Si inizia l'8-9-10 ottobre con il voto dei lavoratori sul protocollo del 23 luglio.
Poi il 12 il Governo varerà qualche decreto riferito al protocollo.
E per finire sabato 20 ottobre si terrà la manifestazione a Roma contro il famoso protocollo del 23 luglio.
Già nei prossimi giorni, un po' in tutte le fabbriche e luoghi di lavoro si terranno le assemblee in cui i delegati delle organizzazioni sindacali spiegheranno perchè votare sì o perchè votare no. In realtà sul no ci saranno pochi che spenderanno parole.
La mia indicazione di voto per noi precari è un chiaro e netto NO! E nei prossimi giorni lo motiverò meglio. Invito comunque tutti a partecipare soprattutto al voto dell'8-9 e 10. E' importante far sentire la nostra voce, qualunque sia la decisione di voto, anche se io insisto e consiglio nel votare NO principalmente perchè il Governo ha eluso l'argomento precarietà, riducendo a piccoli interventi. Ma come detto da domani motiverò meglio questo NO!
Non ho inserito il 14 ottobre, giorno delle primarie per il Partito Democratico, in quanto sinceramente il risultato mi sembra scontato e non mi appassiona più di tanto, comunque ne parlerò un pochino prossimamente.
martedì 2 ottobre 2007
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4 commenti:
Ciao, nel mio ultimo post parlo di Gianni Rinaldini e ho pubblicato una lettera di una precaria. Sperando in un futuro migliore..Ciao. Massimo
Un futuro migliore .... ehm vediamo:
da un lato il centro destra ha altri problemi, e ora strumentalizza contro il centro sinistra quel precariato diffuso che loro stessi hanno contribuito a diffondere ( ma i precari sanno cosa c'è nel centro destra, non siamo scemi ).
Da un altro lato abbiamo il centro sinistra e i sindacati che hanno tutti gli interessi a conservare questa situazione, specie per quello che riguarda le cooperative e i subappalti, ormai sempre più diffusi nei lavori manuali e di manovalanza, in tutti i settori, dall'ospedaliero a quello dei trasporti , al metalmeccanico all'alimentare etc.
Da un altro lato ancora c'è il padronato, in primis confindustria, che altro non vuole che mantenere inalterate le leggi sul lavoro fatte negli ultimi 10 anni per non avere oppositori sindacalizzati alle nuove leggi sul lavoro che cercheranno di emanare, mi riferisco a modifiche dell'articolo 18.
Visto che questi signori non sono degli sprovveduti , sanno benissimo che la forza produttiva italiana, l'unica spinta economica, sta calando lentamente ma costantemente da 15 anni, e quindi lo stesso sta avvenendo al tenore di vita medio. Da qui precarietà, stipendi sotto i 10000 euro all'anno e rinuncia forzata ai diritti conquistati in decenni di lotte.
Non sono ottimista per quello che riguarda la ripresa economica e la politica dei redditi e del welfare, né credo agli istituti di statistica.
Purtroppo queste poche iniziative sono piccole bufale italiane: il protocollo sul welfare non è votabile, la scenetta messa in piedi dai sindacati con botteghini e gazebo è patetica, soprattutto dopo aver già annunciato che vincerà il Sì. 0_0 Voto manipolato è dir poco, vista anche la serietà con cui si può votare.
In quanto agli interventi dei sindacati, purtroppo la gente non ci crede più e fa bene, perlomeno nelle grandi sigle CISL, UIL e CGIL. Hanno appena svenduto gli insegnanti andando poi a gloriarsi di un aumento che non esiste (140 euro sono solo per 35 anni di anzianità, non per la media e niente per i precari).
Purtroppo, di serio per i precari, al momento non vedo nulla. speriamo che l'orizzonte cambi...
Ciao,
come poterti contattare via mail?
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